Uno dei dubbi che manifestano coloro che stanno per avviare una attività come Social Media Manager con partita Iva (codice Ateco 73.11.02), aderendo al regime forfettario, è quello di individuare il corretto inquadramento ai fini fiscali e contributivi. In particolare se l’attività in questione sia da considerare reddito d’impresa oppure reddito da lavoro autonomo. Ciò con ovvie conseguenze sugli aspetti previdenziali dell’attività esercitata per cui il contribuente dovrà iscriversi alternativamente alla gestione separata Inps oppure alla gestione commercianti.

Occorre innanzitutto premettere che, per alcune attività, il confine tra la qualifica professionale e quella imprenditoriale dipende molto dalla modalità concreta con cui è svolta l’attività.

A livello normativo, la figura del lavoratore autonomo è descritta dall’articolo 2222 del Codice civile. Il lavoratore autonomo è quella persona fisica che si obbliga a compiere, dietro compenso, un’opera o un servizio con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti di un committente.

Anche la figura dell’imprenditore viene descritta con un articolo del Codice civile: il 2082. Secondo questa norma, è imprenditore colui che esercita un’attività economica professionalmente organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni e servizi.

La prevalenza della matrice intellettuale della prestazione induce a definire una certa attività quale attività professionale. Nel caso citato dal quesito siamo di fronte a un codice Ateco utilizzabile anche per attività meramente manuali, senza componente intellettuale (per esempio la distribuzione o consegna di materiale pubblicitario), però è indubbio che la descrizione delle attività comprese nel codice in questione induce a ritenere che prevalga l’aspetto “professionale”. Peraltro, anche nella classificazione dell’attività nel regime forfettario, la sezione Ateco 73 (quella citata nel quesito) è ricondotta all’attività del professionista.

In definitiva, si ritiene preferibile inquadrare il soggetto come professionista e, quindi, con iscrizione alla gestione separata Inps destinata ai professionisti, senza autonoma cassa di previdenza.

La percentuale di redditività nel regime forfettario è quella del 78% con applicazione della imposta sostitutiva del 15 o del 5 per cento, a seconda che sia una nuova attività o meno.