A partire dal 30 giugno è cambiata la procedura per la costituzione on-line delle start-up innovative (senza ricorso al notaio). I numerosi problemi e le lungaggini della vecchia procedura hanno probabilmente indotto chi di dovere a tentare di semplificare o quanto meno a chiarire meglio alcuni aspetti che risultavano difficilmente superabili senza il ricorso all’assistenza offerta da Infocamere (con il fondamentale supporto dei funzionari delle varie camere di commercio coinvolte).
Accedendo ora alla piattaforma start-up ci si trova di fronte alla scelta se ricorrere all’assistenza della camera di commercio per la predisposizione della pratica di iscrizione (art. 25 CAD) oppure se procedere autonomamente (art. 24 CAD) dove CAD sta per Codice dell’Amministrazione Digitale (D.Lgs 82/2005).
Posto che in entrambi i casi è necessario possedere le firme digitali e redigere in via autonoma atto costituivo e statuto della futura start-up, le differenze tra i due percorsi sono le seguenti:
– la durata della procedura, sensibilmente più lunga nel caso di ricorso all’assistenza;
– sempre nel caso di ricorso all’assistenza è da tenere in conto la necessità di recarsi presso la camera di commercio per l’autentica delle firme a fine procedura;
– se si sceglie di non ricorrere all’assistenza (art. 24 CAD) è necessario saper redigere la pratica di iscrizione della società utilizzando il software Fedra.
Non cambiano i costi complessivi dell’intera procedura che ammontano ad Euro 200,00 per imposta di registro ed Euro 128,00 per imposta di bollo quindi 328,00 Euro in totale.
La partita Iva viene attribuita verso la fine della procedura. Sembra sarà consentito richiederla anche prima del completamento della procedura, se si sceglie di procedere in via autonoma.