OnlyFans è una piattaforma di contenuti a pagamento (ad esempio foto, video e chat di ogni genere) che i performer condividono con i propri fan. Oltre a modelle e attori, su OnlyFans ci sono sempre più influencer, musicisti ed esperti del fitness. OnlyFans è il nome commerciale di Fenix International Limited che è una compagnia con sede a Londra in Regno Unito.

Su Onlyfans è possibile avere il proprio profilo visualizzabile dai fan sotto pagamento, in modo da “sbloccarlo”, questi soldi vanno in un portafoglio virtuale dell’account nel quale è possibile vedere la somma guadagnata e la percentuale spettante alla piattaforma che in genere è pari al 20%. Trascorso un certo periodo ed al raggiungimento di una quota di incassi i soldi presenti nel portafoglio virtuale diventano disponibili per essere trasferiti su un conto corrente tramite bonifico. E’ inoltre possibile ricevere “mance” dagli iscritti, ed inviare messaggi privati ai suddetti da sbloccare previo pagamento. tutti soldi che vanno nel portafoglio virtuale.

La tipologia contrattuale alla base del servizio è l’intermediazione con mandato all’incasso, modello presente anche in altre piattaforme (Apple Store, You Tube o la stessa Amazon). In sostanza si tratta di una duplice figura contrattuale in base alla quale il Content Creator (CC) vende i propri servizi direttamente nei confronti dei fan e dall’altro OnlyFans (OF) si limita a prestare i propri servizi di visibilità, gestione degli incassi per conto dei CC e messa a disposizione di una “vetrina” agli stessi CC. Questi servizi sono addebitati ai CC sotto forma di commissione del 20% trattenuta sul Revenue lordo.

Da questa configurazione ne deriva che ai fini Iva sarà unicamente la piattaforma ad applicare l’Iva nei confronti degli utenti della piattaforma (fan che pagano il servizio) mentre nessun obbligo di applicazione dell’Iva risulterà a carico dei CC.

Ai fini di una corretta dichiarazione in Italia nei guadagni ottenuti da OF è importante qualificare correttamente il tipo di attività economica prestata dai CC (di impresa o di lavoro autonomo). Purtroppo in questi casi non esiste una regola definita e può essere molto difficile operare una scelta univoca. Il reddito potrebbe essere qualificato come reddito di impresa se i Creator venissero considerati operatori economici organizzati, che si occupano della vendita di beni digitali (foto, video). Tuttavia sembra più corretti attribuire maggior rilevanza al contributo personale del CC che agirebbe in modo non troppo dissimile da quello di un modello/a o di un un/una performer artistico. Pertanto in questo caso il CC potrebbe essere correttamente considerato come produttore di reddito di lavoro autonomo ai sensi dell’art. 53 del Tuir dal momento che la fonte di reddito è incentrata sulle capacità e sull’unicità della propria persona, nonchè sull’originalità del proprio lavoro (si noti che le medesime considerazioni potrebbero essere ritenute valide anche per i reddito conseguiti dall’attività su altre piattaforme ad es. Youtube o Twitch).

Conseguenze immediate di questo tipo di qualificazione (come redditi di lavoro autonomo) sono:

  • la possibilità di inquadrare tali redditi come derivanti da prestazioni occasionali purchè entro il limite di 5.000 Euro annui e a patto che si dichiarino comunque questi importi come redditi diversi nella propria dichiarazione Modello Unico o 730 eventualmente cumulati con altri redditi posseduti nell’anno;
  • al superamento della soglia di 5.000 Euro l’attività non può più essere considerata occasionale ed è necessario regolarizzarsi aprendo una posizione Iva e Inps
  • in tal caso sarà eventualmente possibile aderire al regime forfettario ovviamente nel caso in cui si rispettino i relativi requisiti (ad es. (soglia di compensi annui inferiore ai 65.000 Euro, presenza di altri redditi di lavoro non superiori ai 30.000 Euro annui, ecc..)
  • dal punto di vista Iva come detto sarà la piattaforma a gestire il rapporto diretto con l’utente (fan). Il CC dovrà limitarsi a fatturare con la propria partita IVA direttamente alla piattaforma senza applicare IVA, in reverse charge

E’ bene infine segnalare che l’art. 1, co.466, della L. n. 266/2005 e Art. 31, co.3, del D.L. 185/2008 ha introdotto la c.d. “Tassa Etica“, un’addizionale IRPEF/IRES del 25% che colpisce i redditi di alcune categorie economiche tra cui quelle che esercitano attività di produzione, distribuzione, vendita e rappresentazione di materiale pornografico. Occorre quindi valutare caso per caso se si rientra o meno nei presupposti per l’applicazione di questa maggiorazione.

Guadagni OnlyFans e Isee.

Innanzitutto in ogni caso di percezione di redditi quando si vive ancora con i propri genitori è necessario controllare le soglie che determinano il fatto di essere a carico o meno dei genitori. Nello specifico iIl reddito massimo ammesso per essere considerati a carico è:

– € 4.000,00 se si ha meno di 24 anni
– € 2.840,51 se si ha più di 24 anni.

Al superamento di queste soglie pertanto non si può più essere considerati a carico dei genitori ed è necessario presentare una dichiarazione dei redditi autonoma per dichiarare i redditi percepiti

Per quanto riguarda l’Isee invece, a prescindere dal guadagno, solitamente è necessario indicare il reddito di tutto il nucleo familiare che risulta dallo stato di famiglia. Detto in parole semplici, se si vive con i propri genitori, a prescindere da quanto si guadagna, i propri redditi vanno indicati nell’ISEE insieme a quelli di tutto il nucleo. In alternativa si può valutare se sussistono le condizioni per costituire un nucleo familiare autonomo. Per essere considerato nucleo autonomo rispetto al nucleo familiare occorre in genere rispettare alcuni requisiti (ad es. vivere in abitazione autonoma da almeno due anni, possedere un reddito minimo, ecc.). Pertanto è necessario, prima di tutto, verificare con l’ente/università per cui viene presentato l’Isee quali sono questi requisiti. A quel punto sarà possibile dichiarare nell’ISEE soltanto i propri redditi e il proprio patrimonio senza quelli del nucleo familiare di origine.