Un attore americano è stato assunto per interpretate alcuni ruoli in una produzione video curata da una azienda web italiana. Come deve essere trattato dal punto di vista fiscale il compenso corrisposto all’attore tenuto conto che il suo agente afferma di non poter emettere fattura in questo caso?
Nella prassi contabile e fiscale degli Stati Uniti non è previsto l’obbligo di emissione di fattura per prestazioni di servizi. Dal punto di vista della normativa italiana, se le riprese cinematografiche avvengono in tutto o in parte in Italia, si applicherà l’art. 7-quinquies del Dpr 633/72 con il conseguente obbligo per il soggetto che effettua il pagamento all’attore di emettere autofattura ai sensi dell’art. 17, comma 2, Dpr 633/72.
Per quanto riguarda le imposte dirette, qualora le prestazioni artistiche siano svolte in Italia, è applicabile la ritenuta del 30% a titolo di imposta sui compensi corrisposti (art. 25, comma 2, Dpr 600/73). Resta salva, comunque, l’applicazione della convenzione contro le doppie imposizioni tra Italia e Stati Uniti in base alla quale i redditi che un residente di uno Stato contraente (Usa) ritrae dalle sue prestazioni personali svolte nell’altro Stato contraente (Italia) in qualità di artista di cinema sono imponibili in detto altro Stato (Italia) se l’ammontare degli introiti lordi percepiti da tale artista, comprese le spese rimborsategli o sostenute per suo conto, in relazione a tale attività eccede 20.000 dollari Usa (o il suo equivalente in Euro) nell’anno fiscale considerato, o se tale artista soggiorni in tale altro Stato (Italia) per un periodo o periodi che oltrepassano in totale 90 giorni nell’anno fiscale considerato.
Di conseguenza qualora l’attore percepisca nell’anno piu’ di 20.000 dollari (comprensivi dei rimborsi spese) oppure, sempre nell’anno, soggiorni in Italia complessivamente piu’ di 90 giorni, l’intera somma (comprensiva dei rimborso spese) dovrà essere assoggettata a ritenuta del 30 per cento. Diversamente, qualora non si oltrepassino i citati limiti, non dovrà essere applicata alcuna ritenuta, a fronte dell’acquisizione di un certificato di residenza fiscale negli Stati Uniti, rilasciato dalle autorità fiscali americane.