Molto spesso le realtà e-commerce ricevono bonifici esteri per l’accredito dei corrispettivi incassati attraverso le applicazioni Stripe e SumUp. In questi casi i corrispettivi vengono accreditati sul conto corrente del merchant al netto delle commissioni trattenute dalle società che gestiscono l’applicazione utilizzata per il pagamento digitale (Stripe Payments Europe e SumUp Limited entrambe con sede in Irlanda). Il merchant riceve poi dalle predette società una fattura riepilogativa per le commissioni trattenute.

E’ bene considerare che da un punto di vista fiscale, le commissioni addebitate, ancorché da considerare esenti ex articolo 10, comma 1, del Dpr 633/1972, sono rilevanti ai fini Iva (si veda la risposta dell’agenzia delle Entrate a interpello 91/2020). E’ quindi necessario in tutti questi casi emettere autofattura in formato XML con codice documento TD17.